Propulsione aerospaziale, un incontro per saperne di più: gli ingegneri della Federico II di Napoli visitano l’Accademia Aeronautica

Non capita certo raramente di trovarsi a preparare un esame universitario senza aver avuto la possibilità di toccare con mano l’argomento al centro dei nostri studi. È stato questo il motivo; ossia consentire un maggiore approfondimento dei temi al centro del corso di “Propulsione Aerospaziale”, che ha spinto l’Università Federico II di Napoli e l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli ad organizzare, lo scorso 9 giugno, una visita guidata delle Sale dell’Istituto, specificatamente rivolta agli studenti del terzo anno di Ingegneria Aerospaziale.

I giovani visitatori, accompagnati dal Professor Raffaele Savino, docente della materia presso l’Università Federico II, sono stati accolti dal Maggiore Vittorio Panetta, responsabile dei frequentatori GArn (Genio Aeronautico ruolo normale) dell’Accademia Aeronautica, insieme agli Aspiranti del Corso Zodiaco V e ai Sottotenenti del Corso Urano V.

Al termine di un breve briefing di presentazione sull’Istituto di formazione, i futuri ingegneri hanno dapprima assistito a una lezione tenuta dal Generale Guido Di Cresce presso la Sala Motori, sulle principali differenze tra un motore a reazione a ciclo “Brayton” ed un motore a combustione interna a ciclo “Otto” o “Diesel”; successivamente, i frequentatori hanno avuto l’opportunità di osservare alcuni dei motori storici appartenuti ai più celebri velivoli dell’Aeronautica Militare, dall’Alfa Romeo 125 RC del S-79 “Sparviero” all’EJ200 del caccia intercettore Eurofighter.

A conclusione dell’incontro, dopo una visita della Galleria del Vento dell’Accademia Aeronautica intitolata allo storico professore di Aerodinamica, il Prof. Valentino Losito, i giovani studenti hanno avuto l’occasione di effettuare un volo “virtuale” presso la Sala Simulatori. Qui infatti l’Accademia dispone di specifiche postazioni che, grazie all’utilizzo di visori VR (Virtual Reality), consente al personale navigante dell’Aeronautica Militare di effettuare attività di addestramento, simulando missioni di volo sull’SF-260, velivolo su cui i piloti si interfacciano per la primissima volta con l’aviazione, nonché sull’aliante e su vari tipi di velivoli caccia.

Asp. Lorenzo Comelli e Asp. Giona Ragnoli