Raggiunto il primo traguardo dei neo-ufficiali
Con l’inizio del nuovo anno solare gli Aspiranti del Corso Borea VI sono stati insigniti dei tanto attesi gradi da Sottotenente, compiendo così il primo concreto passo da giovani cadetti nel mondo degli Ufficiali dell’Aeronautica Militare.
La cerimonia, svoltasi nei locali del Circolo Ufficiali dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, ha visto la partecipazione del Comandante delle Scuole dell’A.M./3^ Regione Aerea, Generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio, nonché padrino del corso Borea IV, e del Comandante dell’Accademia Aeronautica, Generale di Divisione Aerea Luigi Casali, che si è complimentato con i neo-ufficiali per il traguardo raggiunto, prima di procedere con la sostituzione delle mostrine da Aspiranti. Questa simbolica “vestizione” ha visto anche la partecipazione del Comandante del Corso Borea VI, Tenente Colonnello Filippo Monesi.
Successivamente ha preso la parola il Sottotenente Amedeo Rossi, capo corso del Borea VI:
“Indossare il grado di sottotenente è il coronamento di un percorso durato più di tre anni, che porta i giovani ‘pingui’ del primo corso a crescere giorno dopo giorno tra mille difficoltà, superandole non come singoli, ma come Corso, fino ad arrivare a vestire l’ambita losanga. Questo giorno rappresenta sicuramente un importantissimo traguardo, che però ha una duplice valenza: da una parte è la fine di un percorso, quello di allievo, ma allo stesso tempo rappresenta anche l’inizio di uno nuovo, quello di ufficiale. Un percorso che ci vedrà affrontare sfide sempre più difficili per le quali dovremmo fare forza su tutto ciò che abbiamo imparato in questi anni. Da questo momento molti guarderanno a noi come delle guide da seguire, e ciò si traduce in una grandissima responsabilità. Ma di una cosa sono certo: il corso Borea VI non si tirerà indietro!”.
La cerimonia si è conclusa con il solenne brindisi del Capo Calotta, in cui sono stati rinnovati i ringraziamenti ai numerosi ospiti di rilievo per la partecipazione e i complimenti ai frequentatori, nell’augurio condiviso che questi possano sempre puntare al cielo.
I giovani “Boreani” hanno decorato ancora una volta i corridoi ed il panorama accademico con i loro sorrisi e le loro vivide ambizioni per il futuro.
S.Ten. Andrea Colombo