L’esperienza della Squadra dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli
Il NASA Space Apps Challenge 2024 rappresenta il più importante hackathon internazionale dedicato all’innovazione spaziale. L’evento, organizzato dalla NASA (National Aeronautics and Space Administration), coinvolge annualmente migliaia di partecipanti provenienti da oltre 160 paesi, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche alle sfide globali legate allo spazio.
Tra tutte le location possibili sul territorio nazionale, Napoli è stata scelta come punto di riferimento per la partecipazione delle squadre italiane. Questa scelta è dovuta alla solidità dei rapporti tra gli organizzatori e le istituzioni accademiche e scientifiche del territorio, come il Distretto Tecnologico e Aerospaziale della Campania, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente. Il nostro istituto, l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, ha partecipato attivamente all’evento con una squadra composta da quattro frequentatori dell’unità addestrativa ASTRA.
Gli stessi hanno avuto l’opportunità di lavorare su sfide innovative proposte dalla NASA, collaborando in un team multidisciplinare. Nel particolare, essi sono stati coinvolti nella sfida SGDs in the classroom (Sustainable Development Goals), strettamente connessa ai 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ed affrontando nello specifico la tematica del cambiamento climatico.
La challenge prevedeva la redazione di un piano di lezione ovvero l’implementazione di una materia scientifica così da arricchire il curriculum scolastico degli studenti delle scuole superiori. Questo progetto mirava a coinvolgere i giovani con tecniche di apprendimento innovative, sfruttando in particolare il telerilevamento e i dati di osservazione della Terra raccolti dalla NASA. Dal punto di vista tecnico, il telerilevamento è una tecnologia che permette la raccolta di informazioni su un’area senza un contatto fisico diretto, utilizzando strumenti come i satelliti per captare segnali elettromagnetici. Attraverso l’applicazione di questa tecnologia, gli studenti potrebbero analizzare immagini satellitari, dati spettroscopici e altri dati atmosferici o geologici forniti dai satelliti della NASA come il Landsat o il Terra/Aqua (parte del programma EOS, Earth Observing System). Un’integrazione efficace nel curriculum potrebbe riguardare materie come la geografia, la biologia o la fisica. Ad esempio, in geografia gli studenti potrebbero utilizzare i dati di osservazione della Terra per monitorare i cambiamenti climatici, studiare fenomeni come la deforestazione o l’urbanizzazione, oppure valutare gli effetti di eventi naturali come incendi boschivi o uragani.
La partecipazione all’evento ha da un lato favorito la sinergia con istituzioni scientifiche ed inoltre incrementato le capacità operative e tecnologiche dei frequentatori. L’esperienza maturata rappresenta un importante passo per continuare a sviluppare progetti in ambito spaziale e consolidare il ruolo dell’Aeronautica Militare nei futuri scenari di innovazione tecnologica, attraverso l’arricchimento del bagaglio culturale dei frequentatori fin dai primi anni di formazione.
S.TEN. GRIPSHI
S.TEN. MONTANERA
S.TEN. PASCALE
ASP. VITALE