Due Sottotenenti hanno partecipato al prestigioso seminario presso l’Accademia Aeronautica Francese
Dal 10 al 12 maggio, due frequentatori del 4° Corso Normale “Vulcano V” hanno partecipato presso l’École de l’Air (l’Accademia Aeronautica Francese) a una serie di conferenze, rountable discussions e giochi di simulazione sul tema dello Spazio organizzati dall’Istituto di Formazione transalpino. Il seminario è stato organizzato per offrire agli studenti partecipanti una visione generale dei più grandi problemi e delle principali questioni che riguardano il dominio spaziale con particolare focus alla prospettiva della difesa nazionale. L’evento si inserisce in un progetto più ampio che mira a una formazione a 360 gradi dei futuri Ufficiali ed è legato alla crescente esigenza di investire nelle operazioni di difesa oltre la linea di Kármán (confine immaginario posto ad un’altezza di 100 km sopra il livello del mare che segna convenzionalmente la linea di demarcazione tra l’atmosfera terrestre e lo spazio esterno).
Dato il calibro, la rilevanza internazionale e l’importanza delle tematiche trattate, questo seminario è stato aperto alle Accademie dei paesi partner europei, ovvero Germania, Spagna, Grecia, Italia e Regno Unito, nonché a paesi “terzi” come Australia, Egitto e Stati Uniti, al fine di immergere concretamente i cadetti nel quadro della cooperazione europea e internazionale in ambito spaziale e, dall’altro lato, avviare l’addestramento su questo emergente dominio tra le Accademie Militari Europee.
Questa prima edizione ha visto la partecipazione di numerosi esperti delle Forze Armate, dell’ European Space Agency (ESA), del Centre national d’études spatiales (CNES) e del mondo accademico. Le tre giornate sono state ricche di rilevanti interventi, discussioni, interazioni e spunti di riflessione.
Si sottolineano in particolar modo le conferenze dal titolo: “European Space Policy”, tenuta dal Brigadier General Alexandros Kolovos dell’Accademia Aeronautica Greca e “Space Defence Strategy and French Space Command” tenuta dal Comandante Alexis Hourlier del French Space Command, dal Lieutenant-colonel (LTC) Clément Busi del Centre Militaire d’observation par satellites e dal LTC Laurent Hetru del Centre opérationnel de surveillance militaire des objets spatiaux. Nella prima è stato affrontato il tema della nascita di una Space Era, in cui lo Spazio è il mezzo imprescindibile per il conseguimento di tutte le operazioni militari e in cui cresce l’importanza del ruolo dei satelliti di comunicazione e di osservazione per la pianificazione, controllo e analisi di una missione. È stato inoltre spiegato il ruolo dell’Unione Europea con il suo European Space Policy and Programme e la necessità di uno sviluppo della strategia di difesa e sicurezza spaziale europea.
Allo stesso tempo, sono stati affrontati due importanti dibattiti. Il primo, dal titolo “Space Weaponization”, riguardava il tema della crescente dotazione di armi (cinetiche e non) da parte dei satelliti di alcune nazioni, citando alcuni esempi passati di attacchi nello spazio e i possibili sviluppi. Il tutto legato alla problematica degli Space Debris (Detriti Spaziali) e della Space Law (Diritto dello Spazio) e all’imprescindibile principio di cooperazione tra tutti gli attori in gioco.
Il secondo, con la partecipazione di celebri astronauti (Claudie Haigneré, Jean-Pierre Haigneré, Léopold Eyharts e Jean-Loup Chrétien), aveva l’obiettivo di affrontare il tema del volo con equipaggio e del suo ruolo nella difesa dello Spazio.
Il ciclo di conferenze è stato chiuso da un forte e stimolante messaggio da parte del Capo della French Air and Space Force, Generale Philippe Lavigne che ha sottolineato come bisogna prestare sempre più attenzione al Quarto Dominio che sarà il cuore delle future operazioni militari, e come l’École de l’air, crogiolo per l’addestramento degli ufficiali dell’Aeronautica francese, è ora parte naturale della trasformazione della French Air Force in una Air and Space Army.
Durante l’ultimo giorno tutti i partecipanti si sono messi in gioco in una simulazione di uno scenario di crisi internazionale in cui i satelliti erano il core delle operazioni militari, legate sia a scopi di osservazione e di intelligence sia ad azioni offensive. I cadetti, divisi in squadre, hanno dovuto analizzare il corso degli eventi e prendere di conseguenza decisioni per evitare i più catastrofici sviluppi, difendere i propri assetti e risolvere le tensioni internazionali.
Per i due frequentatori del corso Vulcano V questa esperienza ha costituito un prezioso spunto di riflessione, un modo per condividere momenti ed esperienze con colleghi di altre nazioni ma soprattutto un’occasione per avviare il processo di collaborazione e cooperazione inter-Europeo necessario in questo dominio già dalla fase di formazione accademica.
S. Ten. Isabella Rizzo