Capita una sola volta nella vita di diventare a tutti gli effetti allievo dell’Accademia Aeronautica. La mattina del fatidico giorno della Consegna degli Spadini la sveglia suona e ti ricorda che, finalmente, è giunto il momento. Non solo i cadetti stanno per ricevere il tanto anelato Spadino, simbolo secolare dell’allievo d’Accademia, ma i neo-brevettati piloti stanno per fregiarsi dell’agognata Aquila dorata. Con grande emozione i cadetti del Primo Corso indossano per la prima volta l’uniforme da Libera Uscita e accolgono i loro famigliari prima che questi ultimi si accomodino nel teatro dell’Istituto.
Parte la proiezione che riassume la selezione al volo, affrontata e superata presso il 70° Stormo di Latina. Fra i piloti ordinatamente disposti e in attesa di fare il loro ingresso sul palco l’emozione è tangibile e dopo qualche istante con lo sguardo rivolto alle stelle che vibra di determinazione, viene appuntata sul petto l’aquiletta dorata, simbolo di pilota d’aeroplano. Guardando quella spilla ogni goccia di sudore, ogni preoccupazione ed ogni minuto di studio e di chairfly[1] viene magicamente ricompensato. Gli occhi si fanno lucidi e l’emozione sui volti dei neo brevettati e dei propri cari si tramuta in sorriso.
Al termine della cerimonia l’Inno Nazionale cantato a testa alta degli allievi fa da preludio alla consegna dello Spadino. Nel momento della consegna tutto si ferma, tutto sembra come cristallizzato se non il luccichio dello spadino che vibra di storia e di tutta la passione che ha caratterizzato il percorso dei cadetti fino a questo momento. Ecco il Primo Corso, una squadra coesa che fa ogni singola azione all’unisono, permeata delle stesse emozione, caricata dalla stessa forza e che, sebbene abbia ancora tanto da dimostrare, ha altrettanta voglia di farsi sentire: “Vogliamo vivere ogni sfida, ogni cerimonia e ogni momento buio con l’artiglio e con l’ala come si addice ad ogni corso che si è fregiato del nome che ci sta aspettando”. Queste sono le vibranti parole con cui il Capocorso del primo anno ha suggellato una giornata che rimarrà indelebile nella memoria di ciascun allievo.
AUC Cesarini Caterina
[1] Il chairfly è una pratica molto diffusa che consiste nel visualizzare mentalmente le specifiche procedure o task, che un pilota andrà svolgere in volo, durante lo studio della missione a terra, molto prima che queste avvengano.