Lo scorso 22 aprile, nel pieno rispetto delle normative COVID-19, una rappresentanza dell’Unità Addestrativa Air Force Hackademy (A.F.H.) appartenente al Vulcano V, 4ᵃ classe dei corsi regolari dell’Accademia, ha avuto l’opportunità di visitare il Security Operation Center (S.O.C.) di Chieti, uno dei più prestigiosi centri della Leonardo S.P.A. in ambito cyber.
La visita ha preso il via con gli interventi di presentazione da parte degli ingegneri Rando, Bordi e Sebastiani, di Leonardo S.P.A., utili per spiegare ai Frequentatori la struttura e le principali attività svolte del centro: proteggere le infrastrutture italiane e internazionali, lavorando quotidianamente per far fronte a circa 50000 eventi informatici potenzialmente ostili al secondo.
La giornata è poi proseguita con la visita delle sale operative e delle infrastrutture del Centro. Il primo ambiente visitato è stata la SOC, la sala operativa nella quale gli operatori di Leonardo riescono a identificare e difendere i loro customer attraverso quattro distinte fasi di gestione di attacchi e minacce: Identify, Protect, Detect, Respond and Recovery.
Successivamente, la delegazione ha avuto l’opportunità di esplorare compiti e attività dell’Intelligence Operation Center (IOC), articolazione composta da una squadra di esperti analisti in grado di effettuare attività di intelligence attraverso la raccolta di informazioni, il loro raggruppamento in cluster e un’analisi finale, volta ad acquisire la corretta situational awareness dei pericoli informatici.
Le minacce, raccolte e analizzate, sono poi conservate nei supercalcolatori di cui il SOC è dotato, in particolare nella sala High Performance Computing (HPC).
Infine, attraverso la visita della Show Room, sono stati illustrati ai Frequentatori i progetti più recenti. Tra questi, il Cyber Trainer, una piattaforma mirata all’approfondimento di conoscenze in diversi ambiti della Cyber Security, e il Cyber Range, un ambiente utilizzato per il Training, Learning and Testing in cui è possibile simulare ipotetici scenari ed esercitarsi eseguendo attacchi e test specifici sulla resilienza di un sistema.
A conclusione dell’evento, un proficuo momento di confronto tra il personale dell’AFH e gli ingegneri del SOC, ha permesso di gettare le basi per future collaborazioni e attività da svolgere in ambito cyber.
S. Ten. Di Vincenzo Asia
